SCOMPOSIZIONI E FUGHE DELL’ANIMA. ARTE PANDEMICA

SCOMPOSIZIONI E
FUGHE DELL’ANIMA.
ARTE PANDEMICA

22 settembre ore 18,30

Martedì 22 settembre alle 18,30 Officine Garibaldi ospite d’eccezione l’attrice Noemi Gherrero, protagonista di quattordici cortometraggi, e varie produzioni RAI. Sulla rivista For Men è stata definita “la nuova Sharon Stone” italiana.
Le Officine diventeranno luogo prezioso di perfomance teatrali e pittoriche e dibattito sul ruolo dell’arte nella pandemia, progetto coordinato da Francesco Corsi e Saul Gerevini di ARTinGENIO, azienda sostenuta dal Fondo d’Investimento FORTITUDE 1780 che ha creduto nel fare cultura in epoca di crisi. Perché “nihil difficile volenti” dice Stefano Rusca, direttore del Fondo Fortitude, che sarà importante ospite dell’evento.
Sarà tra gli illustri ospiti la Prof.ssa Liliana Dell’Osso che presenterà il libro “Contagi” sul tema delle contaminazioni culturali, citando Munch che si è fatto interprete dell’angoscia universale dell’uomo.
L’idea della mostra è partita dall’attrice Noemi Gherrero che ha intessuto un dialogo culturale filosofico con Francesco Corsi, nato attorno agli scatti d’arte di Mjriam Cognigni e Teresa Fini, post-prodotti dal famoso fotografo Luciano Ferrara, che rimarranno esposti fino al 6 ottobre, assieme alle opere d’arte, concettuali, quadri, sculture.
Assisteremo quindi ad una performance teatrale di Noemi, volta ad interpretare dal vivo gli scatti, animando il dialogo oggetto della pubblicazione annessa di ARTinGENIO Edizioni: “SCOMPOSIZIONI E FUGHE DELL’ANIMA. ARTE PANDEMICA”.
Presenti i famosi artisti che daranno corpo al tema con le loro opere. Tra loro la conosciuta Patrizia Gucci, una “vera” Gucci, nipote diretta del fondatore dell’impero, Guccio Gucci, Francesco Mori, l’artista delle vetrate del Battistero di Piazza dei Miracoli, Piero Colombani, protagonista del “Nuovo Gotico”, Carmen Bertacchi, artista concettuale, Alfonso Mangone che si esibirà in una performance di pittura, Sabina Feroci con le sue sculture note a livello internazionale.
Presenti anche le opere del maestro materano Mimmo Centonze, vincitore del Premio Fondazione Roma, premiato da Philippe Daverio, con i suoi tematici Capannoni sui quali hanno scritto Oliviero Toscani, Marco Vallora, Guido Barlozzetti e il grande Vittorio Sgarbi, che ha citato per l’originalità dell’idea le Ninfee di Monet, in rapporto ai “Capannoni di Centonze.
Esposti anche lavori di Silvestro Pistolesi, protagonista l’anno passato di una mostra personale ad Officine e famoso nel mondo come “pittore delle abbazie”e noto per aver lavorato assieme al Maestro storicizzato Pietro Annigoni.
Ma anche sarà presente un pezzo di Ettore De Conciliis, famoso per la Land Art di Portella della Ginestra e per il Murale della Pace, nella chiesa di San Francesco d’Assisi di Avellino.

Locandina scomposizioni arte pandemica

Gli Occhi di Noemi Guerrero

Organizzazione ARTinGENIO Fortitude 1780

Per Info

Telefono: 335 7789135 (Francesco Corsi)
Telefono: 366 1973301 (Saul Gerveini)

Carlo Lanini, pittore del bellissimo borgo di Poppi, con una sua rappresentativa opera “Sola … ma in attesa”, in attesa di un uomo o forse che passi la pandemia.

Le opere d’arte scaturiscono da una incontenibile ricchezza interiore, da emozioni intense, a volte cariche di sofferenza, a volte di una gioiosa vitalità, come se ci si trovasse davanti a un dio, per il quale “produrre musica e danzare”.
Dice Francesco Corsi “Ho accolto la proposta di Noemi, di scandagliare il fondo di una sorta di momento “zero” del mondo intero, offeso dalla pandemia”. Così ho deciso di affrontare questo viaggio senza viaggiare, questo tentativo di guardare al futuro da una dimensione che appare senza tempo, dove a parlare è l’arte, attraverso lo scatto della fotografia e attraverso la partecipazione di artisti d’eccellenza.
Alla nostra idea si sono quindi uniti artisti di livello internazionale che hanno messo a disposizione le loro preziose opere per invitare le anime sensibili a calarsi dentro un messaggio d’arte profondo.
Unire chi sente che le profondità umane sono insondabili, mutevoli, decostruibili, scomponibili, eppure sempre une, come la luce e silenti come il buio.
“Sentire” l’opera: al fondo del tempo, nel silenzio.

In Esposizione opere di Fernando Alfonso Mangone

Francesco Corsi

SENTIRE L’OPERA: AL FONDO DEL TEMPO

Quando ci poniamo l’obiettivo di elaborare un testo che introduca all’estetica di un artista, credo sia necessario viverne in prima persona la poetica. L’opera va vissuta per poterne parlare e fare il tentativo di raccontarla.

CLAUSTRUM ANIMAE

“Una voce che rimbomba in una cava sfera di vetro”: tale sembra essere la voce che risuona nella sensazione claustrofobica imposta dalle forme del potere. Un io che non si riempie più di emozioni raccolte dalla dimensione della libertà che si esprime nel movimento attraverso le città, attraverso la natura e ogni luogo ricco di vita. Una vuota volontà di vivere sembra infatti rimanere a galla, come legata ad un sottile lo di una boa in un mare in nito che nega sostanza al valore dell’individuo.

INCERTEZZA DEL FUTURO E CERTEZZA CHE NULLA CAMBIERÀ

Noemi è uno specchio in cui il volto non c’è.
Perché lo sguardo è altrove, sta alla ricerca dei suoi mondi.
La grande battaglia dell’essere cerca di scoprire se vi sia qualcosa come l’essere e cosa sia.
Inconscio collettivo ... Noemi lo cerca, cerca un altro che adesso sembra non esserci.

Gli artisti presenti alla Performance

Patrizia Gucci
Francesco Mori
Piero Colombani
Carmen Bertacchi
Alfonso Mangone
Sabina Feroci

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