FOTO D’ARTE

Da Louis-Jacques-Mandé Daguerre, artista, chimico e fisico, nacquero i “dagherrotipi”, i primi processi fotografici.
L’esigenza di riprodurre la realtà, catturandone la luce, ha fatto inizialmente uso di lastre in vetro. Le macchine stenopeiche di metà Ottocento, con camera scura senza obiettivo, permettevano una infinita profondità di campo, ma con tempi di esposizione così lunghi, da sfuocare ogni oggetto anche in lieve movimento.

Con il progredire delle tecniche e lo sperimentare di nuovi linguaggi, anche la fotografia ha seguito lo sfondo culturale della contemporaneità. Ed è nato il concetto di fotografia come opera d’arte nella quale la fotocamera diventa il prolungamento del pensiero e delle emozioni dell’autore.
La foto un tutt’uno con il fotografo e persino con l’oggetto fotografato, che diventa soggetto in un rimando ermeneutico.

Noemi Gherrero

SCOMPOSIZIONI E FUGHE DELL’ANIMA