Ettore De Conciliis

Ettore De Conciliis

Collezione ARTinGENIO Museum

Una luce soffusa nella notte, il crepuscolo è ca- lato sul giorno. Un bagliore, un’atmosfera va- porosa, quasi schopenhaueriana, meta sica. Un crepuscolo degli dei, con una strada che si perde nel bosco, come fosse quasi una visione ipnagogica. Dove sta il conforto? Forse in quel- le luci lontane che fanno immaginare ambien- ti dove “la casa è tutta in ordine e risplende in pura luce pane e vino”, per il viandante che giunge dall’oscurità.

Francesco Corsi

Biografia

Ettore De Conciliis , nato ad Avellino, vive attualmente a Fiano Ro- mano, dopo aver soggiornato in Messico e negli Stati Uniti.
Diventa famoso nel 1965 per la realizzazione del “Murale della pace”, opera monumentale parietale realizzata con la collaborazio- ne di Rocco Falciano , presso la Chiesa di San Francesco ad Avellino. L’affresco suscita vivaci polemiche e cattura l’interesse della stampa nazionale e internazionale: alle spalle dell’altare di una chiesa cat- tolica viene realizzato un affresco in cui, attorno alla gura di San Francesco, compaiono da un lato immagini di guerra e di distruzio- ne, dall’altro di pace e di giustizia sociale. Accanto a Papa Giovan- ni XXIII e ai vescovi avellinesi, sono rappresentati John Kennedy, Mao Tse Tung, Cesare Pavese, Guido Dorso, Pier Paolo Pasolini e Fidel Castro. Criticato dai settori più tradizionalisti del cattolicesi- mo. In precedenza una sua innovativa croci ssione, realizzata per la Chiesa delle Oblate ad Avellino, era stata cancellata perché ritenuta inidonea per un luogo di culto.
L’attività artistica di de Conciliis continua negli anni successivi con la realizzazione di altre imponenti opere murarie a contenuto sociale
Tra le sue opere di arte pubblica vanno ricordati il Memoriale di Portella della Ginestra , intervento di land art realizzato nel 1979, a ricordo della strage di contadini compiuta dalla banda di Salva- tore Giuliano, e il Parco della Pace a Roma, con la realizzazione di grandi sculture dedicate alle religioni ebraica, islamica e cristiana, insieme a un teatro all’aperto e a una “via letteraria” costellata da pietre-sculture su cui sono scritti versi poetici, ispirati alla pace e alla fratellanza.
Attualmente la sua produzione pittorica è orientata su tematiche più intimistiche, con la rappresentazioni di paesaggi e nature morte.
Dal 2005 la Comunità Europea e il Comune di Fiano Romano pro- muovono la realizzazione di uno Studio-Museo nella chiesa medie- vale Santa Maria ad Pontem, dove vengono raccolte le opere del maestro.
Ha continuato l’opera del Maestro Piero Guccione e le sue pale sono esposte oggi in Santa Maria degli Angeli a Roma.

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