DANTE RAZZINO. Con Introduzione di Vittorio Sgarbi

DANTE RAZZINO
Introduzione di Vittorio Sgarbi

ARTinGENIO MUSEUM - PISA

Pisa

Presentazione del volume e relativa mostra

Vernissage lunedì 8 luglio 2024 ore 17.30

In mostra dall'8 al 31 luglio 2024

ARTinGENIO MUSEUM presso Officine Garibaldi

Orario di Apertura:
Lunedì Venerdì dalle 9 alle 19.
Per visite guidatedalle 15 alle 19

INFO:
Presso Officine Garibaldi - Via Vincenzo Gioberti, 39 Pisa
Telefono: 3357789135 - 3476114373
E-mail: artingenio.museum@gmail.com

DANTE RAZZINO - Introduzione di Vittorio Sgarbi

Presentazione del volume e relativa mostra

Il Dott. Pietro Ratti, promuove la mostra di 50 capolavori, che raccontano il percorso di evoluzione del maestro Dante Razzino in oltre 50 anni di pittura, suggellati nella pubblicazione del Volume “DANTE RAZZINO. Introduzione di Vittorio Sgarbi”, dove una entusiasmante intervista a cura di Francesco Corsi, svela gli episodi della vita bohémien dell’artista.
Un percorso di un’anima tanto ribelle, quanto spirituale, volta alla ricerca della verità, attraverso l’arte, unica guida della sua vita, che lo ha condotto attraverso le meraviglie del Gotico, pur negli stilemi delle Avanguardie. Poeta, filosofo, fine ricercatore della verità, che per lui si incarna nella figura di Gesù.
Il noto critico Vittorio Sgarbi, nel testo curato per le Edizioni ArtinGENIO, ha colto la geniale anima dell’artista.

“L’opera del Maestro … S’inserisce a pieno titolo nel principio sostenuto da Picasso, che vedeva l’arte come uno strumento magico, votato cioè alla mediazione, quale axis mundi che collega il piano terreno, fenomenico e quotidiano, a quello siderale e divino, che in fondo appartiene al regno della coscienza… Si lascia sedurre dalle invocazioni di un mondo arcaico e classico, percepisce i modelli dei grandi maestri della tradizione, s’imbatte in antichi rituali precolombiani, vira per macchinose costruzioni futuriste, viene rapito dalle totemiche voluttà di Cézanne o dal tocco ieratico di Modigliani, volteggia nel fantastico di Chagall, riconosce le indagini spaziali di Picasso, le allusioni metafisiche di de Chirico o le distopiche correnti surrealiste, che irrompono profetiche…
La passione dello spettatore si fa allora più travolgente: come in un percorso iniziatico la forma lascia spazio all’estasi. La luce, in mistico sposalizio con il colore, non deforma i corpi, ma li astrae, li sublima, li eleva al livello della coscienza che fa sua la visione … In alcune opere spicca persino la cuspide triangolare in alto, che alla maniera degli antichi polittici di un Simone Martini o di un Beato Angelico, allude al sacro dominio della visione. … L’opera di Razzino è una dolorosa quanto salvifica tensione vitale, molto vicina al drammatico viaggio di Dante nell’architettura della sua Commedia. Nelle mani dell’artista il pennello si fa allora caducèo, rapido nel diradare le nubi attraverso le quali, verseggiava Boezio, l’uomo può ancora scorgere la luminosità delle stelle.”

RASSEGNA STAMPA

Press

MEDIA

Gallery